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"La Puglia non tratta", l´importanza di accogliere donne vittime con i bambini

Il percorso non è stato facile, ma alla fine sta andando tutto per il meglio. Perché togliere quella ragazza dal contesto di sfruttamento e di degrado del ghetto non era così scontato. Il lavoro delle operatrici dell'unità mobile di Medtraining impegnate nel progetto "La Puglia non tratta - Insieme per le vittime" è stato però importante, determinante. E così quella giovane donna straniera, con due figli piccoli, si è allontanata da quella grave condizione di vita in cui si trovava con i suoi due bambini ed è stata accolta. Per un po' di tempo, è stata accolta in un B&B di Foggia che l'associazione Fratelli della Stazione mette a disposizione in maniera silenziosa a poveri e senza dimora nei casi di emergenza o nei mesi più freddi, grazie al prezioso sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.

Poi, attraverso il lavoro dell'equipe di Medtraining, la ragazza è stata trasferita in una struttura protetta, dove con i suoi due bambini piccoli potrà iniziare un nuovo percorso di vita, migliore rispetto a quello che si lascia alle spalle, all'ambiente in cui è vissuta fino a poco tempo fa.   Piccole storie per raccontare il fenomeno della tratta e dello sfruttamento sessuale, per far sentire di più la voce delle vittime, il loro grido di aiuto, di umanità non negata. Piccole storie frutto del lavoro dell'unità mobile di strada della cooperativa sociale Medtraining di Foggia, che nell'ambito del progetto "La Puglia Non Tratta - Insieme per le vittime", interviene nell'area territoriale della Capitanata - che comprende Monti Dauni, Tavoliere delle Puglie e promontorio del Gargano.

"La Puglia non tratta - Insieme per le vittime" è finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è promosso dalla Regione Puglia - Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le Migrazioni ed Antimafia Sociale.
Foto di Pina Suriano.